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Il territorio della regione Lazio è collinare per il 53,9%, montuoso per 26,1 e pianeggiante per il restante 20%. Gli ettari destinati alla coltivazione della vita sono circa 25000, di cui il 70% si trova in collina. Tra le tipologie di uve prevalgono quelle a bacca bianca.

La basa ampelografica dei vini bianchi dei Castelli Romani e di tutta la regione è data dalle malvasie e dai trebbiani, vi è comunque una buona presenza anche dei vitigni autoctoni tra cui bellone, cacchione, bovino bianco e grechetto. Tra i vitigni a bacca rossa ricordiamo ciliegiolo, montepulciano, sangiovese, merlot, cabernet e barbera.

La provincia di Roma con i Castelli Romani produce circa il 50% dei vini laziali, la particolare vocazione di questo territorio è merito dei terreni ricchi di Sali di potassio e di fosforo, ed ai microclimi ideali, favoriti dall’azione mitigatrice dei laghi presenti. In provincia di Roma troviamo anche la zona di Aprilia, che rappresenta un po’ la continuazione dei Castelli Romani.

In provincia di Viterbo ricordiamo il vino legato ad un’antica leggenda del XII secolo dal suo nome curioso Est! Est! Est!. In questa provincia anche il vino da dessert Aleatico di Gradoli.

In provincia di Latina la viticoltura è diffusa soprattutto nell’Agro Pontino.

La parte settentrionale della Ciociaria, in provincia di Frosinone, sono zone di produzione quasi esclusivamente di vini rossi.


 

Casale del Giglio - Shiraz, Merlot, Petit Verdot.

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